Gli scalatori, gli sciatori e gli amanti del fuoripista di Marmot sorprendono le persone.

Siamo a 15 miglia dal mare e realizziamo attrezzature per la montagna. Cuciamo gli strati isolanti in scatole quando tutti gli altri lo cuciono in tubi. E se alcuni ora hanno un negozio in ogni centro commerciale, noi non siamo mai diventati troppo grandi. Siamo sempre stati un po’ della misura sbagliata.

Gli scalatori, gli sciatori e gli amanti del fuoripista di Marmot sorprendono le persone.

Siamo a 15 miglia dal mare e realizziamo attrezzature per la montagna. Cuciamo gli strati isolanti in scatole quando tutti gli altri lo cuciono in tubi. E se alcuni ora hanno un negozio in ogni centro commerciale, noi non siamo mai diventati troppo grandi. Siamo sempre stati un po’ della misura sbagliata.


Tutto è iniziato su un ghiacciaio dell’Alaska nel 1971

Eric Reynolds e Dave Huntley hanno trovato un modo per saltare le lezioni al Santa Cruz negli Stati Uniti per un paio di mesi. Una volta tornati a casa, hanno fondato il Marmot Club, un club sociale che combinava l’arrampicata in montagna con un originale spirito di comunità e inclusione. Per essere soci, bisognava conquistare una vetta con un altro Marmot. Una volta entrato, si diventava presidente. (La prima regola del Marmot Club era che ognuno è presidente).


Eric e Dave hanno iniziato a realizzare i loro parka e sacchi a pelo nella loro stanza del dormitorio e subito dopo hanno lanciato Marmot Mountain Works. Erano combattivi. Spostarono l’azienda a Durango e in un negozio di prodotti alimentari secchi vuoto. Hanno fatto indossare a Clint Eastwood una delle loro giacche in un film d’azione. Hanno aperto negozi, aggiunto altri prodotti nel mix e poi spostato tutto in California.




Ed è qui che siamo oggi


A progettare, testare e realizzare l’abbigliamento, le tende, i sacchi a pelo e gli zaini che ci portano all’aria aperta. Stiamo tutti cercando di adottare l’atteggiamento tipico da “io vivo a ruota libera”, “faccio quello che voglio”, “chi se ne importa di ciò che dice la gente” dei primi tempi. Viviamo all’aria aperta perché è il miglior parco giochi che possiamo immaginare. È un luogo in cui essere creativi, esprimersi e fuggire dalla routine della vita quotidiana. Facciamo quello che facciamo perché pensiamo che questo desiderio di uscire ed essere selvaggi ci sia in tutti.

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